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Acquaviva, Claudio, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1 (1960), pp. 168-178., di Mario Rosa (1960)

Nato il 14 settembre 1543 ad Atri da Giovanni Antonio e Isabella Spinelli, rimase ben presto orfano e crebbe sotto la tutela del fratello maggiore Giovan Girolamo. Compiuti gli studi giuridici all’Università di Perugia, tornò a Roma, dove papa Pio IV lo nominò suo camerlengo. Legatosi ai gesuiti, fu promosso nel 1574 al sacerdozio e successivamente divenne Preposito, prima della provincia napoletana (1577) e poi di quella romana (1579), raggiungendo all’interno della Compagnia una posizione di prestigio che gli permise, il 15 febbraio 1581, di essere eletto V Preposito generale. L’azione del suo trentennale governo, dettagliatamente illustrata, fu caratterizzata da fermezza e flessibilità, ma anche da concessioni e compromessi, gestendo i conflitti con l’ala spagnola della congregazione e con il papato, sforzandosi di non legare le sorti della Compagnia ad una specifica situazione politica, come quella conosciuta dalla Francia negli ultimi decenni del Cinquecento. È sotto il suo governo, inoltre, che la congregazione conobbe una nuova organizzazione spirituale e nuove disposizioni interne che perdurarono fino alla soppressione della stessa nel 1776, e una forte espansione testimoniata dall’aumento delle missioni nei paesi extraeuropei. Morì il 31 gennaio 1615, lasciando numerosi scritti e lettere.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Claudius Aquaviva