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Andreoni, Giovanni Antonio, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 3 (1961), pp. 148-150., di Alberto Merola (1961)

Biografia del gesuita toscano Giovanni Antonio Andreoni. Nato a Lucca nel 1649, studiò per tre anni giurisprudenza all’Università di Perugia (risulta immatricolato nella Provincia di Francia nel 1665, n.d.r.). Entrato a Roma nel noviziato della Compagnia di Gesù a 18 anni, dopo aver interrotto gli studi per insegnare grammatica, umanità e retorica nel collegio di Sansepolcro (1673-1677), tornò a Roma dove svolse i necessari quattro anni di teologia sotto Bartolomeo Carreno e Silvestro Mauro. Ordinato sacerdote nel 1681 potè esaudire il suo desiderio e darsi all’attività missionaria recandosi in Brasile dove visse il resto della sua vita. Dopo un iniziale apostolato fra gli Indios, i suoi superiori lo indirizzarono verso altre manzioni: magistero letterario dei collegi,; maestro dei novizi; segretario e socio dei provinciali; direttore del collegio massimo di Bàhia; e preposito del Brasile. Sostenuto nella sua azione da p. Vieirà per la stima che quest’ultimo aveva nei suoi confronti, il gesuita lucchese successivamente entrò in conflitto con il suo “protettore” che lo accusò apertamente di fomentare la ribellione dei gesuiti brasiliani verso la sua opera di visitatore generale di tutto il Brasile. Oggetto di un forte ostracismo da parte del Vieirà, il toscano potè contare sull’appoggio del confessore del re portoghese, influendo anche su una questione di grande portata, come il problema dello schiavismo. La sua figura, tuttavia, oltre per il ruolo avuto nella vita politica e missionaria brasiliana, viene ricordata per un suo scritto sull’economia del Brasile apparso a Lisbona nel 1711, ma immediatamente sequestrato e distrutto in quanto, secondo le autorità portoghesi, nocivo agli interessi dello Stato. Solo nel 1837 venne riedito a Rio de Janeiro, grazie al ritrovamento di una copia sfuggita alla distruzione del secolo prima. Morì il 13 marzo 1716 nel collegio di Bàhia.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Ioannes Antonius Andreonius