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La scuola pubblica tifernate dal tardo medioevo fino all’arrivo dei gesuiti. Parte I, “Pagine Altotiberine”, 8 (2004), fasc. 23, pp. 79-118.., di Ursula Jaitner Hahner (2004)

Rifacendosi a fonti prettamente locali, fornisce un quadro esaustivo della scuola pubblica a Città di Castello tra il 1336 e il 1610, offrendo un contributo importante per la storia dell’istruzione tifernate, ma anche per quella sociale ed istituzionale. Tra i personaggi più rilevanti che vengono citati figura Flaminio Randoli, studente certamente all’Università di Perugia vista la sua iscrizione del 1581 nella Provincia della Tuscia della matricola degli studenti forestieri a Perugia (1511-1723). Patrizio e dottore in utroque iure, il Randoli fu chiamato dal governo tifernate nel 1595 ad esaminare il chierico Livio da Cantiano, candidato per il posto di repetitor. Altro esponente del patriziato tifernate che aveva studiato all’Ateneo perugino come risulta dalla matricola citata, era Girolamo Cerboni. Di questo riporta che nell’aprile del 1586 i Priori lo incaricarono d’informarsi sulle competenze di un maestro che all’epoca insegnava a Castiglione Fiorentino, cittadina dove il Cerboni era dimorante come medico pubblico condotto. Nel citare i testi sui quali i studenti si formavano, ricorda l’orazione del 1571 ‘De Hominis prestantia’ di Baldo Bontempi, pronunciata dal suo allievo Guazzino Guazzini che poco tempo dopo frequentò i corsi dello Studium Perusinum (pp. 100, 101, 104).

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Flaminius Randolus de Civitate Tiferni
  2. Guazzinus Guazinus Tiferna
  3. Hieronymus Cerbonius Thifernas