Dallo studio di una monografia su Duerer, fra i più importanti pittori del Cinquecento, rintracciano un ritratto di Luca Pacioli, lettore allo Studio di Perugia tra la fine del XV secolo ed inizio XVI. In realtà, il ritratto è d’attribuire a Iacopo de’ Barberi che lo eseguì nel 1502, ma la cura con la quale Duerer lo conservò fa ipotizzare un forte legame fra i due artisti. Nell’articolo, quindi, si cerca di apportare elementi per rafforzare tale ipotesi, a cominciare da un possibile incontro bolognese fra Pacioli e Duerer.