Nell’analizzare l’interesse per le iscrizioni a Norcia, Cascia e in Valnerina, ricorda che in una recente acquisizione di un apografo, avvalora la presenza di una gens Pontia nell’ager appartenuta al casato dell’umanista, studente a Perugia, Gioviano Pontano (1429-1503). Nato a Cerreto di Spoleto da una nobile famiglia originaria di Ponte e successivamente segretario del re di Napoli Ferdinando I d’Aragona, il suo interesse per l’epigrafia si evidenzia nell’elegante apparato di iscrizioni moderne e antiche, latine e greche presenti nel suo mausoleo napoletano iniziato nel 1492 e ornato nella facciata con lo stemma di famiglia. In particolare si sottolinea che nella chiusa del suo ‘Antonius’ del 1487, ed edito nel 1491, l’umanista si rifaceva ad un poema latino in cui tra i protagonisti c’era un Pontius, a cui l’umanista fece derivare la sua famiglia. (pp. 119-120)