Analizza le diverse posizioni assunte nel Cinquecento da tre trattatisti dell’epoca sul dibattuto tema del rapporto fra vita attiva e vita contemplativa. Tra i tre, è illustrata anche la posizione di Francesco Piccolomini professore allo Studio di Perugia nella seconda metà del XVI secolo. In particolare viene riportato il suo ‘Universa philosophia de moribus’, in cui il Piccolomini perviene ad una conciliazione tra speculazione pura e vita pratica. (cfr. “Quaderni per la storia dell’Università di Padova”, 21 (1988, ma 1990), p. 233).