Da ulteriori ricerche nella Biblioteca Dominicini e Augusta di Perugia rinviene quattro lettere in volgare con le quali completa il carteggio tra gli eruditi Vincenzo Cavallucci e G.B. Morgagni a cui aveva dedicato precedenti studi. In particolare nella lettera che il Cavallucci, professore dello Studio perugino nella seconda metà del XVIII secolo, invia all’amico nel 1751 si fa esplicito riferimento alla sua più importante opera, ossia ‘Rime di Francesco Beccuti, perugino, detto il Coppetta’. Le lettere rinvenute offrono elementi importanti per la ricostruzione delle biografie dei due e dell’ambiente storico in cui vissero. Fornisce, infine, un elenco dei destinatari delle epistole latine e di quelle italiane del Cavallucci.