Nella ricostruzione storica della formazione e dello sviluppo dello Studio di Messina, nato nel 1548 come Università dei gesuiti, l’a. accenna anche ai rapporti dell’Ateneo siciliano con altre Università e ai passaggi di docenti da uno Studio ad un altro. Tra i diversi esempi in questo senso viene citato il caso del perugino Carbonchio Carbonchi, lettore di diritto allo Studio patrio, ma trasferitosi a Messina dall’Università di Padova. (cfr. “Quaderni per la storia dell’Università di Padova”, 30 (1997), p. 287).