Traccia un dettagliato profilo biobibliografico dell'umanista e diplomatico Tommaso Diplovatazio. In particolare, dopo aver evidenziato le sue ascendenze imperiali tramite il padre Giorgio, ricorda la sua formazione giuridica effettuata, tra gli altri, anche allo Studium Perusinum, dove frequentò , nell'anno accademico 1489-1490, i corsi di Baldo Bartolini e Pier Filippo della Cornia. Ottenuta la laurea a Ferrara, Tommaso svolse diversi incarichi pubblici, in particolare per la corte pesarese. Grazie al sostegno di Giulio II, fu nominato governatore di Gubbio nel 1513, quando arricchì di importanti pezzi preziosi la sua biblioteca, già utilizzata per realizzare il suo capolavoro, il Tractatus de praestantia doctorum. Di quest'opera sottolinea che il IX libro, il celebre De claris iurisconsultis redatto tra il 1500 e il 1511, consacra il Diplovataccio come uno dei primi biografi dei più illustri giuristi del Medioevo. Bibliofilo attento e proficuo editore, Tommaso, dopo il soggiorno a Venezia, tornò a Pesaro dove morì dopo aver adempiuto ad altri incarichi pubblici e aver aumentato il proprio, già consistente, capitale.