Studia accuratamente il testo sostenendo che la stesura diretta dell'opera può attribuirsi a Matteo da Gubbio, lettore in arti all'Ateneo di Perugia nella prima metà del XIV secolo. Il testo si conclude con l'elenco delle opere assegnabili al filosofo eugubino. (cfr. "Schede Medievali", 4 (1983), p. 159; "Studi Medievali", 24 (1983), pp. 687-690; "Archivum Franciscanum Historicum", 77 (1984), pp. 522-523; "Bibliografia Umbra", 2 (1984-1985, ma 1989), p. 369; "Medioevo latino", 11 (1990), p. 1815).