Esponente di una famiglia patrizia spoletina, entrò a far parte dell'Ordine agostiniano in giovane età, assumendo nel corso del XV secolo diversi incarichi all'interno dello stesso. Maestro di teologia all'Università di Bologna, viene citato nel 'Defensorium ordinis fratrum eremitarum sancti Agustini' da Ambrogio da Cori, lettore a Perugia durante il Quattrocento, fra i "viri, docti et sapientes" dell'Ordine.