Importante figura della diplomazia pontificia del XV secolo, Angelo Geraldini di Amelia fu lettore di diritto canonico allo Studium Perusinum nella prima metà del Quattrocento. In queste pagine, l'Autore porta alla luce, riproducendolo integralmente, il manoscritto della vita dell'amerino redatto dal nipote Antonio. Nonostante manchino gli ultimi sedici anni dell'esistenza di Angelo, che morì nel 1486 (per questo l'Autore integra il lavoro con altri documenti come il 'De Viris Geraldinis' rintracciato nel codice XXXII della Barberiniana), il manoscritto fornisce diverse notizie e curiosità interessanti sul canonico-giurista e sulla sua famiglia. In particolare, è sottolineata la conclusione dei suoi studi giuridici all'Ateneo perugino, la nomina alla carica di Rettore alla Sapienza Nuova e alla Sapienza Vecchia, oltre la grande stima e fiducia riscossa presso, non solo la corte papale, ma anche quella aragonese e siciliana.