Offre un'importante contributo analitico per la ricostruzione della storia dell'Ateneo perugino, concentrando l'attenzione e sul forte rapporto sociale, politico e civile che ha legato lo Studio sin dalla sua fondazione alla città di Perugia e sugli storici che, a partire soprattutto dal Settecento, si sono interessati alle vicende dell'Università umbra. Fra questi, di cui l'a. fornisce qualche notizia ma soprattutto importanti riferimenti bibliografici, sono ricordati Alessandro Balestrini, Vincenzo Cavallucci, Giuseppe Belforti, Annibale Mariotti, Vincenzo Bini, Giovan Battista Vermiglioli, Guido Padelletti, Adamo Rossi e Oscar Scalvanti. Nelle pagine finali è riportata la bolla di Clemente V dell'8 settembre 1308 con cui viene istituito lo Studio Generale perugino, ora conservata nell'Archivio storico del Comune di Perugia presso il locale Archivio di Stato.