Presenta alcune considerazioni derivanti dai risultati di una importante ed accurata ricerca d'archivio avente lo scopo "di indagare i rapporti finanziari tra la città di Perugia e il suo Studium". A tal riguardo, tra le fonti utilizzate (oltre a Riformanze, Statuti, Catasti, ecc), di notevole spessore risulta il lavoro compiuto sui Registri dei Conservatori della moneta, ossia il principale organo finanziario del Comune perugino che dal sesto decennio del Trecento curò il pagamento dei dottori e dei rettori degli studenti dell'Ateneo umbro. Nello specifico si tratta di 42 registi conservati nell'Archivio di Stato di Perugia e nel Fondo dell'Archivio storico comunale che vanno dal 1365 al 1511 e che contengono 1200 pagamenti effettuati a docenti e 24 ai rectores studii. Una ingente mole di dati che permettono, oltre che sottolineare ulteriormente il radicato legame tra la città e lo Studio, di fornire inedite analisi sul budget di cui godeva l'Università in questo periodo e sulla provenienza e lo status sociale del "corpo docente", il tutto rapportato ai diversi mutamenti istituzionali conosciuti da Perugia tra la seconda metà del XIV secolo e l'inizio del XVI.