Dai documenti raccolti nella seconda metà del Settecento dall'erudito perugino Annibale Mariotti sul 'patrio Ateneo', dopo aver sottolineato l'importanza e la fama dello Studio di Perugia, l'a. pubblica 8 documenti che permettono di aprire uno spiraglio di luce sull'organizzazione interna della medesima Università e su chi fossero, da dove venissero e che vita conducessero gli studenti che la frequentavano. Dall'analisi delle carte mariottiane l'a., fra le altre cose, deduce: la preminenza all'interno dell'Ateneo in questo periodo degli studenti provenienti dalle Marche rispetto a quelli di altre regioni italiane; la presenza di studenti di varia nazionalità (tedeschi soprattutto, ma anche francesi, spagnoli e portoghesi); propone notizie sull'organizzazione dello Studio come quelle sull'elezione del Rettore, dei consiglieri, dei sindaci e dei lettori straordinari (di cui ricorda Benedetto da Cortona nel 1497 e Gio Battista de' Cioncolari nel 1509); mette in luce l'amplissima potestas di cui era rivestito il Rettore all'inizio del XVI secolo e le aspre discussioni fra studenti di diversa provenienza.