Ricostruisce e delinea l'ambiente, i luoghi e la cultura del "cenacolo perugino" di Monteripido del Quattrocento da cui partì l'impulso per l'attività dello "scriptorium" di Monteluce. Rimarca il forte legame che si andò a creare fra i frati del suddetto "cenacolo" e l'Università cittadina che permise la costituzione di una cultura "professionale" fra essi. A sostegno di ciò l'a., tra i documenti riprodotti in appendice, riporta due lettere del 1475 scritte in latino da fra Mariano da Potenza Picena (allievo di Guido Vannucci all'Ateneo umbro) e inviate a Francesco Maturanzio, umanista perugino e lettore allo Studium patrio, e Benedetto Ghirardi da Fano, rettore della 'Sapienza Vecchia'.