Di Giovanni Antonio Sulpizio da Veroli, lettore di eloquenza e grammatica a partire dal 1472 allo Studium Perusinum, l'a. ripropone una delle opere meno fortunate dello scrittore ciociaro: 'Iudicium Dei'. (cfr. "Bibliografia Umbra", 3 (1986-1988, ma 1991), p. 214).