Scheda biografica del giurista piemontese, nato ad Alba nel 1502, Pierino di Pietro Antonio Belli. Come tutta la famiglia sostenne gli interessi dei marchesi del Monferrato e dell’Imperatore ma, adifferenza dei fratelli che lo fecero con le armi, difese tali interessi con il sapiente uso Di quel sapere giuridico che aveva studiato a Perugia. Un atteggiamento che nel 1543 lo portò , ad esempio, ad essere accolto fra i cittadini astigiani oppure ad essere nominato dal governatore di Milano e comandante generale delle forze imperiali in Piemonte, giudice ordinario delle questioni che sarebbero sorte nell'Astigiano, in Piemonte, nel Monferrato e nelle Langhe in seguito dei dazi cesarei imposti in quei paesi. Cattolico-imperiale, aristocratico, ostile al tempo stesso alle vecchie forme di vita feudale e alle monarchiche forme di vita della Francia di Francesco I e di Enrico II, sostenne l'esistenza di un mondo principesco nel quale si mantenessero le libertà della sua piccola patria. Sposatosi con Giulia Damiani, nel 1558 scrisse quella che può essere vista come la prima opera di diritto internazionale: il De re militari et bello tractatus, dedicato al re di Spagna Filippo II. Chiamato da Emanuele Filiberto nell'opera di ricostituzione del governo dello Stato sabaudo , nel 1560 ne divenne consigliere di Stato pur rimanendo vassallo del marchese di Monferrato. Morì a Torino nel 1575 poco dopo essere riuscito a far restituire dagli spagnoli ai Savoia Santià ed Asti.