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Corsini, Filippo, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 29 (1983), pp. 625-634., di Anna Benvenuti Papi (1983)

Giurista nato a Firenze nel 1334, si evidenzia che terminò gli studi a Perugia o a Bologna. Il padre Tommaso di Duccio era una delle personalità più importanti dell’epoca a Firenze e ciò consentì a Filippo di avere una rapida carriera diplomatica, divenendo un punto di riferimento della politica estera fiorentina. Nel 1365, ad esempio, si recò ad Avignone dal papa ottenendo, tra le altre cose, alcuni privilegi per quello Studio fiorentino dove egli insegnò civile (1365-1369) e per la cui fondazione il padre aveva avuto un ruolo fondamentale. Ambasciatore presso l’imperatore Carlo IV dal quale nel 1371 ottenne per sé e per i suoi discendenti il titolo e le prerogative di conte palatino, nel 1373 venne nominato pretore di Urbino e della Massa Trabaria grazie al fratello Pietro per il quale aveva intercesso in Curia affinchè fosse nominato cardinale. Allo scoppio del tumulto dei Ciompi fu costretto alla fuga da Firenze (la casa gli venne incendiata il 12 luglio 1378), ma insieme col cugino Maso degli Albizzi fu uno degli ispiratori del tumulto del 10 marzo 1382 che rovesciò il regime nato dalla rivolta imponendo il risarcimento dei danni subiti e la restituzione dei beni confiscati. Da questo momento Filippo divenne uno degli esponenti più autorevoli nei Consigli della città, oltre ad avere un ruolo attivo e fondamentale nelle varie ambascerie a cui partecipò cercando, in particolare, di costituire diverse leghe in chiave antiviscontea. Morì in patria nel 1421.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Philippus de Corsini de Florentia