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Dalla lettura ‘suburbana’ al commento: Maturanzio e le Filippiche di Cicerone, “Bollettino della Deputazione di storia patria per l’Umbria”, 116 (2019), fasc. 1, pp. 229-243., di Silvia Fiaschi (2019)

Dopo un’ampia premessa nella quale sottolinea come le ‘Filippiche’ siano da considerare “un autentico incunabolo della filologia umanistica”, rimarca che il perugino Francesco Maturanzio, docente più volte nello Studio patrio, fu tra i primi a realizzare un importante commento integrale all’opera, pubblicato la prima volta a Vicenza il 9 giugno 1488. Tra i vari elementi analizzati, si sofferma sul contesto nel quale il commento venne elaborato, mettendo in luce che questo era nato da un corso universitario perugino, probabilmente, dell’anno accademico 1486-1487, nel quale Maturanzio decise di trattare l’argomento anche per sciogliere certi dubbi interpretativi. Fu l’amico e collega allo Studio Angelo Cantagallina a sollecitarlo in tal senso, dopo aver trascorso assieme le autumnales feriae in una dimora ‘suburbana’ di Fabrizio degli Oddi che, in quella occasione, mostrò all’umanista le ‘Filippiche’. Tale ricostruzione permette, dunque, di dare certezza alla condotta perugina del Maturanzio in quell’anno accademico e di sapere qual’era lo specifico argomento trattato nel corso. Non solo, in una lettera inviata ad Angelo Cantagallina da Vicenza, seppur non datata, si evince chiaramente, come viene evidenziato nell’articolo, che il perugino iniziò l’insegnamento vicentino sin dalla fine dell’estate del 1488 e non dal 1493 come vuole l’interpretazione storiografica. Il commento, edito ben sette volte a testimonianza del successo avuto, può essere visto come un tangibile collegamento “fra le due patrie dell’umanista: quella perugina d’origine e quella vicentina della formazione”.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Francischus Mataratius de Perusio