Si sofferma su uno specifico aspetto della produzione letteraria di Francesco Maturanzio, ossia i carmina mariani dedicati a Nicolò da Modrus, vescovo conosciuto durante il viaggio in Grecia, e composti proprio nel corso di questa esperienza. In particolare si sottolinea la devozione dell’umanista a Maria e la sintesi tra studia humanitatis e pietà cristiana presente nei suoi carmina.