La scuola umanistica, pur rifacendosi per l’organizzazione del sapere alla didattica medievale basata sulle sette arti liberali, fece di quest’ultime, assieme ad altre discipline, uno strumento fondamentale “per la formazione dell’uomo nella sua interezza psico-fisica ed etico-politica, ispirata ai valori espressi dai classici e dalla tradizione cristiana”. In tal senso, viene illustrata ed esaminata la prolusione che Francesco Maturanzio, esimio docente dello Studio perugino, pronunciò per l’inaugurazione dell’anno accademico 1474-1475, di fronte al governatore di Perugia Niccolò Perotti. L’Oratio habita Perusiae pro incohandis studiis, analizzata nei suoi manoscritti che la riportano per intero, ossia quello Chigiano e quello dell’Archivio storico dell’Università di Perugia, evidenzia il contributo fornito dal’umanista perugino per le nuove elaborazioni dei contenuti culturali e dei metodi di formazione per quel tempo. In particolare spiccano i grandi richiami ai classici come Virgilio, Omero, Cicerone, Quintiliano ed altri.