Tra i personaggi di spicco del periodo, è citato il francescano Luca Pacioli, trattatista e maestro delle matematiche, del quale è ricordato il suo insegnamento alle Università di Perugia, Bologna, Padova, Roma, Firenze-Pisa, Pavia e Zara, dopo aver studiato a Venezia dove teneva cattedra Domenico Bragadin. Del frate del Borgo, riconosciuto come il matematico per antonomasia fra Quattro e Cinquecento, vengono date alcune notizie biografiche ed illustrata velocemente la sua produzione scientifica, a cominciare dalla ‘Summa (1494), passando per i suoi trattati sugli scacchi e i giochi matematici, per arrivare alla traduzione in volgare degli ‘Elementi’ di Euclide e l’edizione del ‘De Divina Proportione’ (1509).(pp. 91-96, 99, 102).