Ragionando sugli epistolari dell’arabista Assemani, autentiche fonti per la sua biografia, fa riferimento agli ‘Epistolari italiani nel Settecento’ di Corrado Viola, nel cui indice appare un Antonio Assemani, estrapolato erroneamente dall’epistolario dell’erudito perugino e lettore nel patrio Ateneo, Giacinto Vincioli (1684-1742).