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Un episodio perugino di dispersione del patrimonio artistico italiano: la vendita della ‘Madonna del libro’ di Raffaello alla luce di documenti inediti, “Bollettino della Deputazione di storia patria per l’Umbria”, 96 (1999), pp. 189-253., di Alessandra Pantò (1999)

Attraverso il rinvenimento di nuovi documenti ricostruisce le vicende legate alla vendita alla famiglia imperiale russa nel 1871 del più importante dipinto della collezione Conestabile Della Staffa: la ‘Madonna del libro’ di Raffaello. Protagonista della vendita fu Scipione Conestabile Della Staffa a cui il fratello Gian Carlo, archeologo e professore allo Studio patrio, aveva lasciato tutta la collezione come testimonia l’atto del 1867. Successivamente a questo lo stesso Gian Carlo preparò il catalogo della collezione nel 1871 e nell’ ‘Avviso al lettore’ raccomandava al governo di fare in modo di non perdere il dipinto di Raffaello, come ribadiva in una lettera inviata all’amico Ariodante Fabretti.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Ariodante Fabretti Perugia
  2. Giancarlo Conestabile della Staffa Perugia