Attraverso il rinvenimento di nuovi documenti ricostruisce le vicende legate alla vendita alla famiglia imperiale russa nel 1871 del più importante dipinto della collezione Conestabile Della Staffa: la ‘Madonna del libro’ di Raffaello. Protagonista della vendita fu Scipione Conestabile Della Staffa a cui il fratello Gian Carlo, archeologo e professore allo Studio patrio, aveva lasciato tutta la collezione come testimonia l’atto del 1867. Successivamente a questo lo stesso Gian Carlo preparò il catalogo della collezione nel 1871 e nell’ ‘Avviso al lettore’ raccomandava al governo di fare in modo di non perdere il dipinto di Raffaello, come ribadiva in una lettera inviata all’amico Ariodante Fabretti.