Nello studiare la diffusione del movimento del neoguelfismo, ossia del pensiero riformista cattolico italiano, a Perugia nella prima metà del XIX secolo attraverso la costituzione dell’Accademia dei Filedoni, l’a. cita, dando alcune interessanti notizie, diversi professori dell’Ateneo perugino che ne fecero parte. Fra questi si ricorda Giovan Battista Vermiglioli, fondatore nell’Accademia di un gabinetto di lettura nel 1819 (p. 191), Antonio Mezzanotte, Giustiniano degli Azzi, Francesco Bartoli, Eugenio Menicucci, Emilio Barbanera, tutti docenti dell’Università di Perugia e tutti soci dell’Accademia come Raffaele Marchesi, che nel 1860 tenne il discorso di riapertura dello Studio dopo la chiusura avvenuta per i fatti del 20 giugno dell’anno precedente (p. 200). E’ citato Gianfrancesco Cipriani, professore dell’Ateneo nella seconda metà dell'Ottocento e segretario dell’Accademia, che descrive la visita del Gioberti a Perugia del 1848 nel corso della quale, tra l’altro, visitò il collegio Pio della Sapienza (p. 195).