Viene descritta ed illustrata la raccolta d’arte avviata nella prima metà del XVII secolo a Perugia da Giacomo Oddi (1598-1675). Nel ricostruirne la storia, evidenzia che nel 1782 la raccolta passò di proprietà agli Oddi-Baglioni in seguito al matrimonio tra Caterina Oddi e Alessandro Baglioni, a cui si deve un notevole incremento della stessa soprattutto per quanto concerne le iscrizioni. A tal riguardo si fa riferimento a quella in latino composta da Giovan Battista Vermiglioli, professore di archeologia all’Università perugina, in occasione della visita a Perugia dell’imperatore d’Austria Francesco I dal 12 giugno al 5 luglio 1819. E’ ricordato che lo stesso Vermiglioli fece in modo che diverse urne cinerarie etrusche ed iscrizioni latine di proprietà Oddi-Baglioni, passassero al Museo Archeologico di Perugia che dal 1812 occupava le sale dell’Ateneo. Si fa riferimento alla ode, composta da Marcantonio Bonciario per Fulvio della Cornea nel 1575, per una lapide posta sul pozzo a fianco del portale della Villa del CardinaleLetterato di spessore, il Bonciario, fu docente allo Studio.