Dopo aver ricordato che si laureò in utroque iure nello Studio patrio nel 1575 e che insegnò per circa un trentennio, dedica ampio spazio alla sua produzione scientifica. In particolare, cita la Gl super bulla Pii quinti de censibus del 1592, come l'opera più importante del giurista perugino. Un suo testamento redatto nel 1602, ha fatto ipotizzare questa data come anno della morte.