Skip to content

Massari, Ambrogio (Ambrogio da Cori), in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 71 (2008), pp. 712-716., di Paolo Falzone (2008)

Biobibliografia del teologo agostiniano Ambrogio Massari nato a Cori nel 1432, da qui detto anche Coranus o Coriolanus. Secondo Sante Laurienti, autore della Historia Corana, rimase ben presto orfano di padre e, grazie all'incoraggiamento di un suo avo, il frate Antonio Laurienti, decise di entrare nel convento agostiniano della propria città. Dopo aver studiato a Firenze, come viene affermato in un atto del 3 giugno 1452 dal Priore generale dell'ordine, nel 1459 era già certamente baccalarius e nel 1461 era magister. Due anni dopo divenne reggente dello Studium Perusinum, stesso incarico che ricoprì a Napoli dal settembre del 1465. Il 2 maggio dell'anno successivo fu nominato superiore della provincia romana, conquistando la piena fiducia del Priore generale Guglielmo Becchi, grazie alle sue abilità diplomatiche e amministrative. Rafforzato il suo prestigio culturale e accademico per l'incarico nello Studium Urbis nel 1467, nel 1470 veniva eletto procuratore dell'ordine, carica che mantenne fino al giugno del 1476, quando raggiunse il vertice dello stesso con la nomina di Priore generale. Iniziò una forte azione riformatrice, riorganizzando vari conventi in tutta la Penisola, tra i quali quelli romani di Santa Maria del popolo e di s. Agostino che rifondò sia a livello normativo che architettonico. Confermato alla testa dell'ordine nel capitolo tenutosi a Perugia nel 1482, grazie all'appoggio incondizionato di Sisto IV, continuò la sua azione riformatrice che, probabilmente, gli procurò forti inimicizie. Salito al soglio pontificio Innocenzo VIII, nel gennaio del 1485, si ritrovò rinchiuso improvvisamente nella prigione di Castel Sant'Angelo per volontà dello stesso papa che lo accusava di aver scritto ingiurie al momento della sua elezione. Trasferito nel convento di s. Agostino nel marzo di quell'anno, morì nel maggio. Ha lasciato una notevole produzione letteraria, da trattati a commenti, a diversi scritti devozionali, che testimoniano la sua grande formazione e personalità, come è evidente anche nei 140 volumi che raccolse e che alla morte passarono alla biblioteca del convento romano di s. Agostino.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Ambrosius Coranus