Illustra i cambiamenti conosciuti dal sistema educativo perugino nel passaggio dal vecchio regime pontificio a quello del neonato Regno d'Italia. Partendo dalla riforma leonina del 1824, con la quale Roma regolarizzò e riorganizzò il settore dell'istruzione nello Stato della Chiesa, descrive gli effetti derivanti dalla legge Casati sulle nuove province italiane e l'importanza avuta dal decreto Pepoli del dicembre 1860, con il quale all'Università di Perugia venne riconosciuto lo status di 'libera'. Dopo aver evidenziato i personaggi più importanti dello Studio, che permisero a quest'ultimo il passaggio al nuovo regime, dà spazio alla nascita dei salotti letterali in città, come quello importante e celebre di Marianna Florenzi Waddington, fondamentali per diffondere, anche a Perugia, "i venti delle nuove dottrine" tipiche di quel periodo.