Tra le notizie fornite sul filosofo campano Giovambattista Della Porta (1535 ca. -1615) si fa riferimento al rapporto amichevole che instaurò con Federico Cesi.
In particolare, per il Cesi compose un compendio riguardante la storia e la genealogia della sua famiglia, che non venne mai stampato; l'argomento fu ripreso nella dedica al Cesi di un'altra opera di Giovambattista, il De distillatione, pubblicata nel 1608. Dal canto suo Federico, una volta costituita l’Accademia dei Lincei nel 1610 gli riconobbe la paternità dell’invenzione del cannocchiale, del cui funzionamento il Della Porta lo aveva fatto partecipe in una lettera del 1609. Infine, al Cesi il campano dedicò il De aeris transmutationibus.