Dopo aver sottolineato che sono quasi nulle le informazioni biografiche di questo autore di fine Cinquecento e inizio Seicento, evidenzia che le uniche vicende della sua esistenza si possono dedurre da un poemetto che venne pubblicato a Firenze nel 1619 e dedicato al fabrianese, capitano della Santa Sede, Florido Scacchi, alla cui famiglia il Contucci era legato. Il fatto che quest’ultimo non fosse di Fabriano potrebbe farlo identificare con il trevano Silius Contucius, immatricolato nella Provincia Romana nel 1571 allo Studium Perusinum (n.d.r.).